Cambiamenti del seno in gravidanza
I cambiamenti del seno in gravidanza possono variare a seconda:
- della donna
- dell’epoca gestazionale
e possono interessare:
- forma
- colore
- dimensione
- funzione.
Ma non dimentichiamoci che siamo tutte diverse! Ci sono delle fortunate in cui il seno inizia presto a crescere e altre di noi in cui può non modificarsi assolutamente neanche di un centimetro perfino dopo il parto!!!!!
Possiamo grossolanamente suddividerli nei cambiamenti che avvengono nel primo, nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza, anche se, in generale, il momento in cui il seno aumento maggiormente di volume, è rappresentato dalla montata lattea, quindi in un periodo variabile tra i 2 e i 4 giorni dopo il parto, in cui il colostro (un liquido denso e vischioso, di colore variabile dal giallo all'arancio, povero di grassi e ricco di zuccheri, proteine, vitamina A e anticorpi) viene sostituito dal latte vero e proprio. In questo momento, nella maggior parte delle donne, il seno è di circa 2 taglie più grande rispetto alla fase pre-concezionale.
CAMBIAMENTI NEL 1 TRIMESTRE
Spesso il seno duro, sensibile, teso rappresenta addirittura il primo sintomo della gravidanza, presente al momento del ritardo mestruale. Questo avviene per una serie di modificazioni ormonali (primo e più importante tra tutti la prolattina) che portano delle modificazioni del nostro organismo tra cui quella del seno che può dunque mostrarsi già più pieno e con capezzoli sensibili, a volte anche doloranti.
CAMBIAMENTI NEL 2 TRIMESTRE
In questa fase il seno solitamente inizia a crescere di volume e diventa più teso e duro. Questo può talvolta determinare un po' di prurito sul seno, per cui è importante bere molto per mantenere la pelle idratata e iniziare ad utilizzare in questa fase un olio di mandorle o una crema o olio specifico.
Iniziano a ramificarsi i dotti galattofori (dei tubicini che porteranno il latte fino al capezzolo cosicchè il vostro piccolo potrà ciucciare il suo nutrimento) e cambia strutturalmente il seno con una prevalenza del tessuto ghiandolare rispetto a quello adiposo (o grasso). Il tessuto ghiandolare è quello “funzionale” e più soggetto a modificazioni ormonali e per questo più sensibile. Per tale motivo la sensibilità al tatto e a volte anche solo allo sfioramento in questo periodo aumenta notevolmente.
Infine, l’areola inizia a modificare il suo colore diventando più scura e sulla sua superficie diventano visibili dei rigonfiamenti chiamati “tubercoli di Montgomery”; questi sono delle ghiandole sebacee (cioè producono sebo, una sostanza oleosa che serve a lubrificare e a proteggere il capezzolo stesso dal dolore e dai germi che potrebbero verificarsi quando si inizia ad allattare).
CAMBIAMENTI NEL 3 TRIMESTRE
Qualora la necessità di cambiare reggiseno si verificasse nel terzo trimestre, può essere utile acquistare direttamente un reggiseno da allattamento, magari di una taglia più grande in modo da essere comodo e sfruttare l’acquisto più a lungo!
Tanto più ci avviciniamo al termine della gravidanza, tanto più può capitare di perdere un po' di colostro. Si tratta nella maggior parte di eventi sporadici, ma qualora diventasse un avvenimento frequente, si può pensare di indossare all’interno del reggiseno una coppetta assorbilatte normalmente utilizzata in allattamento.
CAMBIAMENTI ALLA NASCITA E DURANTE LA LATTAZIONE
Circa due-quattro giorni dopo la nascita del tuo bambino il seno diventerà più pieno e sodo a causa della montata lattea e quindi della formazione del latte materno vero e proprio che costituirà il nutrimento del tuo cucciolo nei primi mesi di vita.
Talvolta, la montata lattea può essere fastidiosa o addirittura dolorosa, per l’instaurarsi di una condizione chiamata ingorgo mammario.
Altre volte può invece verificarsi un quadro di mastite o l’insorgenza di dolorose ragadi (dei taglietti intono al capezzolo) che richiede l’intervento di uno specialista.
Ma il tuo seno non ha finito qui le sue modificazioni: infatti nei primi 2/3 mesi di allattamento la maggior parte delle donne avvertono il seno molto peno e dolente prima della poppata; questa sensazione andrà ma mano scemando con la crescita del bimbo, per dare il via a quel processo amorevole di allattamento che gratifica mamma e bimbo.
Ci sono una serie di piccoli consigli utili per preparare il seno all’allattamento:
- un’accurata igiene del capezzolo (il sapone non va mai usato prima della poppata)
- eseguire dei massaggi per ammorbidire il seno e favorire la fuoriscita del latte e quindi facilitare la suzione del bimbo
Quando decidi di non allattare più il tuo bimbo (che sia alla nascita, dopo 6 mesi o 1 anno) la misura del seno dovrebbe ritornare a quella pre gravidica nel giro di 3 mesi, con un tessuto però più “morbido” in quanto la ghiandola mammaria risulta “consumata” e il seno può presentarsi svuotato.
Rubrica a cura della Dottoressa Chiara Di Pietro