Il vero successo è il fallimento
ciao a tutti e bentrovati in questo video voglio parlarti di come si tende a credere che la felicità la soddisfazione dei bisogni sia legata al concetto di successo professionale.
Spesso la nostra ipotesi di partenza è quello che la felicità ci conduca sempre al successo e non il contrario. E' vero che la felicità si accosta al concetto di benessere personale, di emozioni positive, ma solo se coloro che raggiungono un maggior benessere tendono ad essere più soddisfatti in più strati della loro vita.
Quindi per un concetto di vita super dobbiamo far rientrare comunque i nostri valori comunque quelli che sono i nostri principi e i nostri bisogni e non un concetto di vita o di felicità legato a un concetto di successo a tutti i costi altrimenti potremmo raffigurarci metaforicamente come la persona che con i paraocchi insegue la carota che è legata ad uno step.
Poiché la felicità legata al successo deve dare la sensazione di entusiasmo, di serenità, di soddisfazione, di pienezza, altrimenti otteniamo il suo opposto e il successo non sempre attenzione equivale a qualcosa di esclusivo di positivo perché in alcune situazioni si manifesta proprio l'effetto che potremmo descrivere come paradossale ovvero i nostri successi professionali possono causare in alcune situazioni i nostri più indigesti insuccessi.
Come nel caso del mio paziente Diego che una sera rientrando a casa fu accolto solo dal silenzio e all'ingresso trovato il tavolino soltanto uno scritto della sua compagna in cui diceva che quella situazione di assenza di silenzio non era più sostenibile per lei e per un po sarebbe andata dalla sua mamma.
Beh questo spaccato tra un prima e un dopo quindi tra qualcuno che lo accogliesse comunque tutte le sere e il silenzio assordante che lo aveva avvolto ha fatto sì che durante il nostro percorso durante il nostro lavoro fatto insieme Daliego aveva riflettuto su come tutte le volte che lui aveva dedicato tempo tanto tempo agli affari alle trasferte alle infinite riunioni in realtà aveva sottratto allo stesso tempo uno spazio importante alla sua compagna.
Diego era diventato estremamente egoista le sue esigenze di facciata erano molto più importanti di qualsiasi altra cosa o di qualsiasi altra persona lui voleva soltanto essere apprezzato, ricco e voleva vincere, sì bene perché proprio anche in queste situazioni si sviluppa diranno un linguaggio di tipo militare perché tutto a che fare e forse in qualche modo se potessimo dirlo metaforicamente proprio con la guerra e quindi vince il più forte.
Ma così facendo aveva perso le persone che per lui contavano davvero, nel nostro percorso abbiamo ristrutturato come i fallimenti ci insegnano sempre qualcosa, ci fanno scoprire che la sofferenza, le avversità, sono dei potentissimi stimoli alla nostra crescita personale, niente di più ci aiuta ad imparare e a crescere e soprattutto in fretta.
Il nostro sguardo umano verso il dolore verso, la sofferenza è un'esperienza negativa ma con un bel marchio di giudizio quanto dietro a questa condizione errata si cela qualcosa di più nascosto, di più importante le nostre paure.
La paura quindi si verifica proprio quando la vita si presenta una condizione completamente nuova, potremmo dire allora che in questo affrontare le sue paure Diego nel nostro lavoro fatto insieme ha potuto raggiungere grandi risultati e grandi consapevolezze come:
1) che il fallimento è un'opportunità, una nuova chiave di lettura nella sua vita
2) che quella rottura che c'era stata aveva fatto sì che avesse dato la possibilità di rimettere di nuovo le carte in tavola affinché lo potesse comprendere quali cose davvero contassero per noi e affinché potesse di nuovo conquistare la sua compagna per poter vivere poi una vita insieme improntata sulla fiducia, sulla serenità sulla condivisione
3) non è detto che l'obiettivo che abbiamo raggiunto nella vita professionale attenzione ci indichi che abbiamo fatto le cose migliori per noi stessi.
Quindi non accontentarti di essere una goccia ma diventa l'oceano e se anche tu come Diego vivi solo con la ragione o con la ricerca di apparenti obiettivi non sentirai mai il soffio e il ritmo della vita nella sua completezza.
Molti parlano dei loro bisogni ma pochi conoscono quali siano, questa è la vera scoperta, questa è la vera evoluzione della nostra crescita personale. Le porte di un successo appagante e duraturo non si aprono verso l'esterno ma si aprono verso l'interno allora partiamo un po alla volta proprio come si fa con gli screening dalla parte più nascosta, da quella più intima per capire quali sono i nostri veri bisogni.
Partiamo da quelle che sono le nostre paure e in questo caso mi riferisco ad esempio la paura del giudizio ad esempio alla paura dell'esternare dei sentimenti ad esempio anche alla paura di perdere tutto quello che abbiamo finora costruito da un punto di vista professionale, perché ogni volta e questo può essere un campanello d'allarme che sentiamo che tendiamo a spostare, evitare, allontanare qualcosa beh forse proprio quel qualcosa ci sta dicendo che abbiamo bisogno di quello.
Andare oltre i nostri limiti è un'impresa molto molto difficile perché la paura ci fa paura, allora da oggi potresti un po alla volta delineare, carpire cosa ti fa paura iniziare a capire qual è la tua più piccola paura e cercare di affrontarla ma secondo le tue risorse ricordandoti che non vince chi ha di più ma chi ha più coraggio per guardare la paura in faccia e poterla trasformare in coraggio.
Da oggi hai una nuova possibilità di vita.
Dott.ssa Francesca Lecce
Specializzata in Psicoterapia Breve Strategica
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