Il singhiozzo del bebè nel pancione
Sporadicamente nel secondo trimestre e frequentemente nel terzo trimestre, capita a tutte le mamme di sentire il "singhiozzo del feto, quel colpetto intermittente che si può percepire anche al di fuori della pancia della mamma, semplicemente poggiandovi una mano sopra.
La sua durata può essere variabile, da un minuto fino anche a 10 minuti e tende a rientrare in maniera del tutto spontanea senza conseguenze per la salute del piccolo; è dovuto al movimento dei muscoli della gabbia toracica per “esercitarsi a respirare” quando poi nascerà. Durante queste prove, capita che il feto inghiotta un po’ di liquido amniotico che, grazie ai singulti, evita di confluire nei polmoni e viene invece espulso dalla bocca.
Può accadere, inoltre, che il singhiozzo derivi da determinate azioni che compie la donna in dolce attesa, che comportano una riduzione temporanea dell’afflusso di ossigeno al feto.
E’ possibile che si presenti, ad esempio, quando la futura mamma mangia troppo o compie uno sforzo ma anche se si alza o si sdraia. Per il bambino si tratta di prove di respirazione, tramite le quali si prepara ad affrontare i rigurgiti delle poppate future.
E’ chiamato singhiozzo proprio perché, in effetti, di un singhiozzo ha tutte le caratteristiche. Ma ciò non significa altro che il bimbo si sta preparando alla vita extra uterina.
Tuttavia, se il singhiozzo si manifesta di frequente nel pancione, c’è una maggiore probabilità che una volta nato il bimbo posso essere soggetto a rigurgito.
Non tutti i bambini hanno il singhiozzo quando sono nel ventre materno: mentre per alcuni questo fenomeno si presenta molto spesso, per altri si può trattare solo di qualche episodio sporadico.
Dottoressa Chiara Di Pietro Ginecologo a Roma
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