Coliche del neonato: cause e rimedi
Sono tante le problematiche che investono la quotidianità dei neogenitori, a prescindere che siano o meno alla prima esperienza con un neonato. Tra questi, rientra l’insorgenza delle cosiddette coliche neonatali. Problematica che riguarda circa 3 neonati su 10, consiste nell’insorgenza di un pianto incontrollato per diverse ore del giorno.
Fino a pochi anni fa, i criteri per poter parlare di coliche neonatali si considerava come riferimento la cosiddetta “regola del 3”. Cosa prevedeva? Il pianto per almeno tre ore consecutive al giorno e per tre giorni a settimana.
Ad oggi, però, questi criteri vengono considerati troppo rigidi. Anche se le coliche, in media, tendono a scomparire attorno ai 3 - 4 mesi, è opportuno soffermarsi sulle migliori soluzioni per risolverle. A lungo andare, infatti, la mancanza di sonno e il fatto di vedere il proprio bimbo soffrire sono fattori che possono compromettere fortemente la serenità.
Le effettive cause delle coliche neonatali
La scienza si è interrogata per lungo tempo sulle cause delle coliche neonatali. Per lungo tempo, si è creduto che il principale fattore dietro alla loro insorgenza fosse un mix tra sindrome comportamentale e immaturità intestinale.
L’evoluzione della ricerca ha portato a scoprire una correlazione tra le coliche nel neonato e un quadro di infiammazione intestinale nel neonato. Quest’ultimo, può essere prevenuto fin dalla gravidanza, alimentandosi proprio in ottica antinfiammatoria.
Considerando sempre l’importanza di rivolgersi a un nutrizionista esperto per farsi consigliare un piano alimentare personalizzato, rammentiamo l’esistenza di alcuni consigli validi in generale.
Tra questi rientra il fatto di non esagerare con l’apporto di latticini. Essenziale è altresì ridurre l’apporto di cibi raffinati e precotti, di prodotti da forno e di carni lavorate.
Spazio a cereali integrali, pesce azzurro, carne bianca, frutta e verdura di stagione e, ovviamente, bando all’alcol: queste scelte alimentari possono fare la differenza contro le coliche neonatali nel momento in cui si allatta al seno.
Latte anticolica (e non solo)
Se si sceglie di allattare artificialmente, per affrontare le coliche neonatali è opportuno scegliere con attenzione la formula e orientarsi verso il latte anticolica (ci sono tante marche a cui fare riferimento e tra le più apprezzate è possibile citare Aptamil Conformil liquido disponibile online su siti di farmacie autorizzate, indi garanzia di alta qualità).
Attenzione, però: la scelta del latte anticolica è solo il primo passo da considerare. Necessario, infatti, è lavorare su altri fattori. Uno dei principali è il ritmo della suzione dal biberon.
All’inizio della poppata, è il caso di fare pausa ogni 10 - 20 secondi circa, così da evitare che il neonato si affatichi durante la suzione e che arrivi a ingozzarsi.
Perché abbiamo parlato di inizio della poppata? Per un motivo molto semplice: in quel momento, la tettarella è fredda e lascia passare più latte. Man mano che si prosegue con la poppata, il calore porta il foro a restringersi.
Per prevenire le coliche nel neonato allattato artificialmente, è cruciale scegliere con attenzione la tettarella del biberon, che deve essere di forma anatomica fisiologica.
Anche la posizione del piccolo durante la poppata ha un ruolo cruciale, a prescindere dal fatto che si allatti artificialmente piuttosto che al seno. Essenziale è fare attenzione a non mettere il piccolo in posizione sdraiata.
La cosa giusta da fare è metterlo praticamente seduto. Una posizione particolarmente favorevole ai fini della prevenzione e della risoluzione delle coliche neonatali è il cosiddetto biological nurturing.
Posizione per l’allattamento che si presta molto bene anche in casi in cui la mamma ha il capezzolo piatto ed è necessario lavorare sulla profondità dell’attacco al capezzolo, prevede il fatto di posizionare il neonato seduto sulla gamba della mamma.
Il seno deve trovarsi esattamente di fronte al volto del piccolo. La posizione del biological nurturing è perfetta pure per i neonati di pochi mesi che, pur non riuscendo concretamente a stare a cavalcioni sulla gamba della mamma, possono tenere le loro gambine raccolte.
La mamma, se si sente più comoda, può allattare in posizione di biological nurturing mettendosi semi sdraiata.
Massaggi all’addome
I massaggi all’addome, che devono essere effettuati da professionisti specializzati, osteopata in primis, permettono di rilassare l’intestino del piccolo e, in caso di dischezia, di favorire l’espulsione delle feci.
L’utilizzo di integratori aiuta contro le coliche?
Negli ultimi anni, si è diffuso il ricorso a integratori e gocce per la risoluzione delle coliche neonatali. L’utilizzo di questi prodotti è utile? Male non fa di sicuro. La scienza, però, non ha riscontrato alcun beneficio concreto derivante dall’assunzione di rimedi erboristici contro le coliche del neonato.
Si parla di un possibile beneficio a seguito dell’assunzione di probiotici, ma i dati oggi disponibili sono ancora troppo pochi per poter giungere a una conclusione definitiva.
Concludiamo citando l’importanza del supporto continuo al di là di professionalità come quella di ostetrica ed osteopata. Per affrontare al meglio il periodo delle coliche, è opportuno non aver paura di chiedere aiuto quando l’esasperazione per il pianto è forte. Il rischio, non facendolo, è quello di andare incontro a episodi di burnout e di scuotere il bambino.